Per il campione del mondo in carica la gara è stata tutt'altro che semplice. Scattato dalla seconda posizione in griglia di partenza, l'olandese ha mantenuto la piazza d'onore alle spalle del poleman Charles Leclerc senza riuscendo ad attaccarlo sul rettifilo che porta alla frenata della curva 1. Partiti ambedue con pneumatici soft C3, il ferrarista riesce a imporre il proprio ritmo alla corsa ampliando il delta cronometrico tra se e il rivale riuscendo a portare fuori dalla zona di utilizzo del DRS la Red Bull dell'olandese.
Al nono giro Verstappen perde il retrotreno della sua vettura finendo nella via di fuga in ghiaia della curva 4 perdendo due posizioni a favore di George Russell e del compagno di squadra Sergio Perez. Situazione simile a quanto avvenuto due passaggi primi a Carlos Sainz, finito in testacoda per il vento di coda in quel punto della pista. Al 14° giro Russell e Verstappen effettuano il pit stop montando le gomme medium C2, parità di strategia, con l'iridato in carica che rimane alle spalle del pilota della Mercedes. Perez rientra in pit il giro seguente ed esce alle spalle dei due duellanti.
L'olandese della Red Bull ha più passo del britannico della Mercedes, ma ha un problema idraulico all'ala mobile, col DRS che non funziona o comunque solo a tratti sui due rettifili. Max non riesce a sopravanzare George restando alle sue spalle per un paio di tornate in sequenza con un disavanzo di pochi decimi dalla vettura davanti. Al 24° giro Verstappen attacca Russell all'interno della curva 1, l'inglese si riprende la posizione all'esterno nel cambio di direzione della curva 2 e mantenendola nelle curva 3 e 4 dagli attacchi all'esterno del campione del mondo. Al 27° la gara entra in una nuova fase col ritiro del leader incontrastato Charles Leclerc a causa di un problema tecnico all'MGU-H del turbocompressore sulla sua F1-75.
A questo punto l'olandese rientra al 29° giro montando compound soft C3 per provare l'undercut sulla Mercedes di Russell con un outlap da qualifica. Due passaggi dopo Perez sopravanza all'estero della curva 1 l'inglese e si prende la leadership della corsa con un gran sorpasso. Il britannico classe 1998 effettua la sua seconda sosta al 37° passaggio sempre con i pneumatici medi, al passaggio seguente la medesima strategia la segue il costruttore di Milton Keynes con il messicano e così il suo compagno di box balza in vetta alla classifica.
Al 45° giro il battistrada della gara effettua la sua terza sosta montando mescole medium C2 e rientrando in seconda posizione alle spalle della vettura gemella ma davanti a Russell. Verstappen è protagonista di una progressione cronometrica sull'1:25.4/1:25.5 che lo porta a ricucire il distacco dal leader e compagno di squadra Perez e lo sopravanza alla curva 4 col messicano che lo lascia passare successivamente a un ordine di scuderia. Va precisato che le strategie tra i due erano differenti, tanto che c'era un delta cronometrico sul giro di oltre un secondo.
Il costruttore anglo-austriaco richiama ai box il pilota americano per il terzo pit stop e passando ai pneumatici soft C3 per effettuare il giro veloce della corsa. Al calare della bandiera a scacchi, Verstappen coglie il quarto successo stagionale, terzo consecutivo dopo Miami e Imola, precedendo Perez che completa la doppietta Red Bull. Terzo Russell con la Mercedes, sempre tra i primi cinque nell'arco dell'annata, davanti alla Ferrari di Sainz e al compagno di squadra Lewis Hamilton, autore di una rimonta capolavoro.
Per la Ferrari si è trattata di una tappa amatissima. Infatti Leclerc, che stava conducendo la corsa in solitaria, è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un problema tecnico all'MGU-H e al turbocompressore. Sainz, invece, prosegue nel suo complicato periodo. Il madrileno ha sbagliato la partenza perdendo due posizioni nell'errata procedura dello stacco frizione, e al settimo giro ha commesso un errore di guida finendo nella via di fuga esterna in ghiaia della curva 4 precipitando in undicesima posizione e dovendo parzialmente ricostruire la sua gara.